TAVI: UN INTERVENTO CARDIOLOGICO ROCK!

Dr. Burattini
(Cardiologo)

Il cuore umano è dotato di quattro camere separate fra loro e dal resto del corpo da quattro valvole che permettono al sangue di procedere in una direzione senza tornare in quella opposta: una di queste è la cosiddetta “valvola aortica” la quale consente il passaggio di sangue ossigenato dal ventricolo sinistro (il vero motore del nostro corpo) all’aorta e dunque a tutto corpo impedendo il reflusso nel senso opposto.

 


Ogni valvola cardiaca puo’andare incontro a processi morbosi definiti “stenosi” qualora ci fosse un restringimento della stessa con conseguente difficoltà nel consentire il normale flusso anterogrado del sangue od “insufficienza” qualora il meccanismo anti-reflusso fosse compromesso consentendo dunque un flusso retrogrado. La stenosi aortica è la più comune patologia valvolare cardiaca in Europa e Nord America con una prevalenza in progressivo aumento a causa dell’aumento dell’età media della popolazione (2-7% della popolazione di età >65 anni).





L’eziologia prevalente è la degenerazione calcifica nell’anziano seguita dall’eziologia congenita che prevale invece nei soggetti più giovani. Diagnosi: Una visita cardiologica risulta fondamentale per diagnosticare tale patologia in fase precoce, prima che il danno alle camere cardiache diventi irreversibile; in tale stadio, infatti, la patologia si presenta sovente in forma del tutto asintomatica o paucisintomatica. Un’accurata intervista al paziente affetto da Stenosi Aortica gioca un ruolo fondamentale nel rilevare la presenza di sintomi (affanno, angina, vertigini, sincope) e definire, di conseguenza, il trattamento più appropriato; non bisogna sottovalutare tuttavia la possibilità che il paziente tenda a negare i propri sintomi limitando inconsciamente le sue attività. Il reperto auscultatorio del tipico soffio sistolico deve richiamare immediatamente l’attenzione ed orientare il procedimento diagnostico. Importante, da questo punto di vista, è indirizzare il paziente ad effettuare un ecocardiogramma: questo esame costituisce la metodica diagnostica di riferimento in quanto consente di confermare la presenza di Stenosi Aortica, di definire il grado di calcificazione valvolare, di valutare la funzione ventricolare sinistra e gli spessori parietali e di identificare l’eventuale coesistenza di altre lesioni valvolari o di patologie a carico dell’aorta, oltre ad essere in grado di fornire informazioni prognostiche. Trattamento: Le attuali linee guida indicano ancora, in caso di Stenosi Aortica severa sintomatica, la sostituzione valvolare aortica chirurgica con protesi meccanica o biologica quale terapia di scelta per migliorare la sopravvivenza nei pazienti più giovani (<65 anni). Tuttavia in pazienti di età avanzata e ad alto rischio, tale intervento si associa a tassi di mortalità operatoria/ospedaliera e di morbilità: questi motivi hanno spinto lo sviluppo di scelte terapeutiche alternative, come ad esempio l’impianto trans-catetere di valvola aortica (TAVI). Questo intervento, eseguito dal cardiologo interventista, consiste nel rilascio di una nuova valvola normofunzionante all’interno di quella nativa sotto guida radiografica.