La prevenzione allunga la vita…

OBIETTIVO SALUTE

Dott. Patrizio Mazza
(Oncologo - Ematologo)

Gli screening servono a individuare precocemente sia malesseri di poca rilevanza, sia malattie gravi quando ancora non hanno dato segno di sé. Il poliambulatorio “Obiettivo Salute” in via Gen. Umberto Monteduro nr 9, a Taranto (tel.: 099:9468220), promuove una campagna di prevenzione che vede il dott. Patrizio Mazza (nella foto) coinvolto nella valutazione di alcune analisi sulla base delle quali si potrà stabilire lo stato di salute generale del paziente e, nel caso, intervenire con ulteriori accertamenti. Di seguito il contributo dell’ematologo oncologo in merito alla prevenzione.

Identificare una malattia prima che si manifesti clinicamente, può salvare la vita.

Le malattie hanno sempre una correlazione con il proprio stato di predisposizione genetica e con l’ambiente che ci circonda, con ciò che mangiamo, con il tipo di lavoro che svolgiamo, con l’aria che respiriamo, con i virus con cui veniamo in contatto e con tutte quelle abitudini di vita che scegliamo. Se vogliamo parlare di prevenzione delle malattie dovremmo eliminare tutte le sostanze che contaminano cibo, aria, lavoro, abitudini e dovremmo eliminare i virus che ci circondano; tutto ciò è impossibile. Parlare di prevenzione significherebbe sterilizzare e ripulire ciò che ci circonda da tutto quanto sia tossico per l’uomo; la medicina può suggerire come fare per ridurre la tossicità presente nell’ambiente, ma non può eliminarla del tutto. Ne deriva che la prevenzione, oggi, è più orientata verso la ricognizione precoce del problema per agire tempestivamente nella cura con maggiore efficacia.

 

Esistono metodi specialistici, finalizzati ad individuare specifiche malattie come, ad esempio, la mammografia per il tumore al seno. Occorre sottolineare che esami molto semplici e poco costosi, spesso sottovalutati, possono dare una serie di informazioni utili a diagnosticare precocemente varie malattie. L’emocromo, la ferritina unitamente alla sideremia e il tracciato elettroforetico insieme alla protidemia totale, sono esami che possono dare molteplici informazioni. I valori dell’emocromo ci consentono di capire se il paziente ha anemia e quale tipo di anemia e ci informa, inoltre, sul numero delle piastrine che, se basso, può far sospettare varie patologie che vanno da quelle collegate ad alterazioni del sistema immune, a quelle correlate alle leucemie. Il numero dei globuli bianchi e la loro qualità apre un mondo di possibili diagnosi che possono essere banali o molto severe e l’emocromo è il primo e più importante esame per capire ed indurre ad approfondire con ulteriori eventuali indagini. Una persona che ha i globuli bianchi alti in benessere, può avere una banale reattività a stimoli che coinvolgono l’organismo o può avere, pur asintomatico, una leucemia acuta ancora iniziale o una leucemia cronica in una fase ancora silente per quanto riguarda i sintomi.

 

Capire precocemente che la persona ha una leucemia ha dei vantaggi che soprattutto implicano il non avere particolari complicanze e anche maggiori possibilità di cura. L’importanza dell’emocromo in condizioni di malessere o di astenia o di febbre è ancor più evidente perché le informazioni che si possono desumere dall’esame dei valori sono fondamentali ai fini diagnostici. Un emocromo in chi ha la febbre ci orienta se la febbre è di tipo virale o batterica, se l’infezione può essere addebitata ad uno stato di immunodeficienza o banalmente dirci che la persona sta giustamente reagendo con dei parametri di fisiologica normalità. Se la ferritina è bassa, si tratta di una carenza di ferro ma, ciò può non essere vero, se la sideremia è bassa. I due parametri debbono essere valutati insieme perché insieme danno l’orientamento diagnostico: una sideremia bassa e una ferritina alta implicano spesso uno stato infiammatorio cronico. In tale contesto si aprono una quantità di possibili diagnosi che vanno dalle patologie a carattere reumatologico, a carattere autoimmune, alle infezioni e anche ai tumori.

 

L’osservazione di questi parametri consente al medico stesso di individuare precocemente la terapia. Non sempre le malattie sono gravi, tuttavia, possono avere quel carattere di fastidiosità che mettono in allarme la persona. Una classica carenza di ferro può presupporre mestruazioni abbondanti, emorroidi o diverticoli, una ernia gastrica iatale, una malformazione a carattere angiomatoso di segmenti di intestino, ma anche tumori. La elettroforesi proteica, finalizzata a valutare le proteine circolanti nel sangue, attraverso l’analisi dei valori ottenuti, ci consente di valutare con oculatezza tutti gli aspetti della possibile patologia. Le albumine sono espressione dello stato nutrizionale della persona, di un buon assorbimento e di una corretta introduzione di proteine. Nelle condizioni di scarsa produzione di albumine vi possono essere malattie che interessano il fegato o una scarsa introduzione alimentare. Le proteine alfa sono generalmente legate agli stati infiammatori che comprendono le infezioni, le condizioni autoimmuni e i tumori. Infine l’analisi delle immunoglobuline ci può far sospettare decine di malattie: identificare una malattia prima che si manifesti clinicamente, può salvare la vita.